mercoledì 17 febbraio 2010

La lasagna profumata di Tenuta Montelaura





Paese che vai usanze che trovi. E' proprio vero, basta spostarsi di pochi chilometri nella nostra regione che le tradizioni enogastronomiche cambiano. Anche per la ricetta della lasagna di Carnevale lo abbiamo potuto verificare . Infatti, non vi dico la sorpresa con la quale ne apprendo la diversa tradizione tra mia madre e mia moglie, l'una di origini contradesi, un comune a otto chilometri da Avellino e a trenta da Salerno, l'altra montorese doc, a tredici chilometri da Avellino e a meno di venti chilometri da Salerno. La lasagna di mia madre è fondamentalmente più sobria, quella di mia moglie è più "urlata".La lasagna di mia madre è fatta con pochi, semplici ingredienti, in quella di mia moglie c'è tutto,ma proprio tutto.La lasagna di mia madre è morbida, quella di mia moglie è croccantissima, al limite del bruciacchiato. La lasagna di mia madre è di un delicato colore rosso arancio,quella di mia moglie è di un forte rosso sangue. La lasagna di mia madre la posso mangiare quando voglio,basta chiederglielo e me la prepara, per quella di mia moglie,o devo aspettare carnevale oppure devo sganciare cinquanta" euri" a mio figlio che se la fa preparare. Insomma, è come sempre una questione culturale: da un lato prevale la mentalità contadina della semplicità e del risparmio, dall'altro
la cultura della fascia costiera dell'opulenza e dell'esagerazione. Sembra stano che in due comuni, a meno di dieci chilometri l'uno dall'altro, ambedue appartenenti alla provincia di Avellino ci possano essere delle tradizioni enogastronomiche(e non solo)
così profondamente diverse. Ma ritornando all'argomento in quetione, al di là delle diverse "scuole di pensiero", l'elemento che caratterizza fortemente la lasagna di mia moglie è l'aromaticità.
Infatti oltre alle varie polpette e polpettine, formaggi e formaggini, uova sode e uova battute,salami e salamini, lei usa molte erbe selvatiche aromatiche:
timo, salvia,santoreggia,rosmarino ecc. ecc.. Per quanto riguarda il punteggio finale delle due lasagne,io non mi posso pronunciare (mia moglie è al mio fianco mentre scrivo),lascio a voi le considerazioni finali.
ricetta a cura di www.tenutamontelaura.it
commento di Lello Tornatore

giovedì 11 febbraio 2010

Tenuta Montelaura pubblica il nuovo sito www.tenutamontelaura.it

E’ on-line il nuovo sito della Tenuta Montelaura. Ci voleva proprio!!! Da tempo era in programma questo restyling che però sa tanto di rifacimento. Bellissime le immagini: welcome page a tutto schermo sul quale girano quattro suggestive foto della struttura. Si clicca sulla castagna,che rappresenta il logo aziendale, e si entra nel sito. Qui, appena un po’ più piccole ma comunque grandissime, si susseguono nell’ “header” altre meravigliose immagini. La prevalenza di foto raffiguranti uva, vigneti e vini, la dice lunga sulla forte caratterizzazione dell’azienda sull’enogastronomia. Si “respira vino” a pieni polmoni dappertutto. Ed è proprio quello che s i voleva, infatti in una azienda agricola con un recente passato di vivaismo e con un presente di viticoltura e agriturismo, nonché con due membri della famiglia sommelier professionisti, non poteva esserci un taglio diverso. Anche sui contenuti, specifici ed arricchiti moltissimo, la parte del leone la fanno i vini e l’enogastronomia con le rispettive tre sezioni specifiche che propongono i vini, la gastronomia ed i prodotti tipici, dell’Irpinia e della Campania, e per quanto riguarda i vini, troviamo persino tre sottosezioni che spiegano la degustazione, le temperature di servizio del vino e l’abbinamento cibo-vino. Puntando su di un trend di ospiti internazionali, e forte della propria posizione baricentrica rispetto alle zone di maggior interesse turistico della Campania, Tenuta Montelaura con il nuovo sito mette in evidenza ciò che già attualmente accade e che vorrebbe implementare. Infatti non pochi sono i turisti europei e d’oltre oceano che non volendo risiedere nei grandi centri caotici e rumorosi, e prediligendo inoltre il calore dell’ospitalità agrituristica familiare irpina piuttosto che il gentile ma freddo approccio alberghiero, eleggono a base di residenza la tranquilla campagna avellinese di Tenuta Montelaura, per poi effettuare delle escursioni a Napoli,in Costiera Amalfitana, Pompei, Caserta . Al rientro,la sera, tutti insieme (ospiti e titolari) ci si rilassa con la cucina tipica irpina accompagnata dai sui vini e dai consigli sull’abbinamento cibo-vino e sulla preparazione delle ricette tradizionali che i titolari elargiscono con generosità. Si tira così fino a tarda sera tra aneddoti di tradizioni e vita contadina di una volta, accompagnati dal mandarinetto o il nocino di Mamma Rosa.